16.07.'09
In questo articolo affronterò un argomento che mi sta molto a cuore, un argomento che mi riguarda personalmente.

Il titolo riporta “Regolarizzare il lavoro sul Web”.. regolarizziamolo punto, regolarizziamo la nostra professione e le professioni simili. Io sono una Web Designer, quindi lo dice già la qualifica, svolgo il mio lavoro prevalentemente sul Web e questo il motivo del titolo, ciò non toglie che sono molte altre le professioni proprie a chi se le attribuisce e che necessitano quindi di essere disciplinate in qualche modo.

Riguardo questo argomento ho fatto un giro su Internet in cerca di notizie in merito ed ho trovato delle cose interessanti, come ad esempio un articolo che riportava di un DDL presentato al senato per l'apertura di un Albo dei Grafici. Questo disegno di legge ha come obiettivo quello di regolamentare lo svolgimento professionale delle attività grafiche, fotografiche e tutte le altre attività di recente diffusione che si occupano di comunicazione. Personalmente ritengo che questa sarebbe un'ottima soluzione.. io sarei disposta anche domani a sostenere l'esame teorico-pratico di idoneità professionale che, a quanto pare (io non ho letto personalmente questa proposta di legge, ma solamente l'articolo che la riportava), prevede questo DDL per le attività di Grafica Pubblicitaria e Grafica Informatica, d'altronde bisogna dimostrare di saperla svolgere una professione prima di praticarla..! Io proporrei anche di stabilire un preciso percorso di studi per poter trattare anche queste professioni, così come è già stabilito per la maggior parte delle attività professionali; logicamente renderei obbligatorio questo percorso formativo solo per chi deve formarsi dopo l'entrata in vigore del DDL in questione, integrando in qualche modo chi ha già affrontato i propri studi e “sudato” i propri titoli professionali (come me) dove e come ha ritenuto più opportuno in mancanza, appunto, di direttive legislative precise. Per quanto mi riguarda io ho nel mio Background formativo ben tre titoli professionali, di cui due con accesso tramite Bando di Concorso e tutti e tre con Esame Finale, eppure mi capita spesso di sentirmi dire, da potenziali clienti, che faranno gestire la loro immagine aziendale (con creazione di SitiWeb, piuttosto che di Brand ecc.) dall'amico del figlio che di mestiere fa tutt'altro, ma “se la cava” col computer e si fa pagare due soldi.. E il problema non riguarda solo il singolo che si improvvisa un esperto professionista, ma ci sono delle Agenzie, alle quali viene data più fiducia in quanto tali, che esistono solo perché chi le ha fondate aveva i mezzi per farlo ed ha deciso (per qualche oscura ragione) di investire nel campo della comunicazione piuttosto che in una tabaccheria o altro.. anche se non ha ne competenze ne esperienza sull'argomento, bensì solo le spalle economicamente protette. Nei casi di quest'ultimo tipo ad avere bisogno di tutela non siamo solo noi che abbiamo studiato la materia e, sul mercato, non ci viene riconosciuto in nessun modo, ma anche i clienti finali che si vedranno consegnare lavori mal funzionanti o di qualità scadente.

Navigando ancora su Internet ho trovato altro su questo argomento, forum di discussioni dove venivano espressi vari pareri e con mio stupore anche qualcuno contrario. Vorrei prendere spunto dalle varie obiezioni che ho letto per esaminare meglio la questione secondo il mio punto di vista. Al superamento dell'esame che ho citato sopra dovrebbe venire rilasciata una sorta di abilitazione all'esercizio, ho letto una critica al riguardo da parte di chi non vuole essere autorizzato a lavorare in questo modo, ma solo in base alla propria bravura.. ma, per come la penso io, l'abilitazione è solo un dimostrare che abbiamo le competenze per far vedere poi, con il nostro lavoro, quanto siamo bravi..! Un'altra critica riguardava il fatto di percepire l'iscrizione ad un albo come il relegare un grafico/artista in una gabbia,
l'obiezione era appunto:“perché non esiste un albo per i pittori?” a parer mio un pittore o un artista in generale non deve che esprimere, con le proprie opere, le proprie emozioni e farle capire a chi le osserva, diversamente noi dobbiamo essere in grado di veicolare, tramite la comunicazione visiva, ciò che il nostro cliente rappresenta, rispettando (soprattutto sul web) determinate regole che definiscono anch'esse la qualità di un prodotto. Ho letto poi, riguardo a chi ha la possibilità, vista l' attuale mancata tutela nei confronti di chi ha le competenze professionali per svolgere determinati lavori, di erigersi a “professionista” d'occasione per quattro soldi: “ ..il cliente che vuole spendere poco non ci merita..” secondo me il cliente che vuole solo spendere poco non merita il lavoro! Quindi la cernita che si farebbe con l'esistenza dell'albo dei grafici ci aiuterebbe molto a combattere l'ignoranza del piccolo imprenditore che non è evidentemente in grado di valutare le capacità di chi si trova di fronte.

Auguriamoci, dunque, che L'Albo dei Grafici venga posto in essere quanto prima per disciplinare questa “Jungla mediatica”, popolata da chi un giorno si sveglia designer e un altro grafico o sviluppatore! E chissà che magari non riusciremo anche a vedere meno orrori in giro, orrori spacciati per lavori.

Monia Bondi

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